Chi sono i rapaci notturni?
Sono i “signori della notte”. Parliamo di gufi, civette, assioli, allocchi e barbagianni; uccelli rapaci che come tutte le altre specie appartenenti a tale gruppo, presentano un becco adunco e robusti ed affilati artigli, per catturare ed uccidere le prede. Essendo però attivi dal crepuscolo durante tutta la notte, i notturni si differenziano dai rapaci diurni per alcune caratteristiche peculiari, che consentono loro di udire le prede che si muovono nella completa oscurità e di catturarle in maniera alquanto silenziosa. Quali?
La vista
In tutti i rapaci questa è particolarmente sviluppata, ma mentre in quelli diurni (aquila reale, falco pellegrino ad esempio) consente una maggiore definizione delle immagini, nei notturni permette un’efficiente visione nell’oscurità, cioè gli occhi particolarmente grandi sono in grado di intensificare al massimo la pochissima luce presente. Un gufo ad esempio vedrà di notte durante i suoi spostamenti, senza andare a collidere con gli ostacoli, ma non avrà una visione perfettamente nitida della piccola preda che si sta muovendo nel sottobosco. Per questo ha un altro senso molto sviluppato…
L’udito
È il senso più sviluppato, in quanto la caccia notturna avviene fondamentalmente grazie alla localizzazione dei rumori emessi dalle prede. I rapaci notturni possiedono per questo delle peculiarità anatomiche, come la presenza di cavità auricolari asimmetriche, posta una più in alto dell’altra; in questo modo i suoni arrivano prima ad un orecchio poi all’altro, dando un’informazione più precisa sulla loro provenienza. Inoltre hanno una conformazione del volto che funziona come se fosse una parabola di amplificazione.
Il piumaggio
Le penne presentano una caratteristica sfrangiatura e sono ricoperte da una specie di velluto, che le rende particolarmente morbide. Tali peculiarità conferiscono silenziosità al volo di questi uccelli, che possono catturare le loro prede puntando sull’effetto sorpresa. Il piumaggio presenta inoltre colorazioni che permettono ai rapaci notturni di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante. Un allocco sarà pertanto in grado di studiare la propria preda per diverso tempo senza correre il rischio di essere scoperto.
Rapaci notturni e wild garden
Alcune delle specie appartenenti ai rapaci notturni popolano le nostre città e i nostri paesi. Non è rara quindi la possibilità di vederne qualcuno in prossimità delle nostre abitazioni e di conseguenza dei nostri giardini.
Tra le specie che maggiormente sfruttano i manufatti realizzati dall’uomo ci sono civetta e barbagianni. La prima, che può utilizzare le cavità degli alberi per costruire il suo nido, nidifica anche nei tetti delle case o nelle fenditure dei muri a secco. Il secondo, che frequenta le aree aperte di campagna alla ricerca di topi, talpe e arvicole, utilizza anche soffitti e travi degli edifici, soprattutto se vecchi e abbandonati, come rifugio e base per il proprio nido.
Civetta e barbagianni non disdegnano le casette-nido offritegli dall’uomo, l’importante è che vengano realizzate e collocate seguendo alcune specifiche esigenze. Oltre che vostra occasione per osservare questi magnifici uccelli, offrire loro un rifugio artificiale rappresenta un importante aiuto verso specie che si trovano ad affrontare problemi come la perdita dell’habitat e dei siti idonei alla nidificazione.