Sapete chi sono gli Anfibi? Salamandre, tritoni, rane, rospi e non solo, appartengono a questo gruppo. Ma cosa vuol dire la parola “Anfibi“? Deriva dal greco amphìbios, che vuol dire “dalla doppia vita”; questo perché, pur avendo colonizzato l’ambiente terrestre, nel loro ciclo vitale conservano una fase acquatica.
Pensa, gli Anfibi sono stati i primi vertebrati ad uscire dall’acqua e a colonizzare le terre emerse più di 400 milioni di anni fa!
Alcune caratteristiche degli anfibi
- sono animali a sangue freddo, il loro corpo non ha la capacità di produrre calore e la loro temperatura corporea varia in funzione di quella ambientale.
- la loro pelle è nuda e presenta delle ghiandole che secernono una sorta di muco necessario a mantenerla umida, ed a proteggerla da batteri, ecc. In alcune specie tali ghiandole producono sostanze velenose.
- la pelle viene utilizzata anche nella respirazione.
- presentano quattro zampe adatte per gli spostamenti sulla terra, ma anche per il nuoto.
- alcuni possiedono una coda altri no.
- depongono uova rivestite da un involucro gelatinoso.
- i maschi di alcuni anfibi sono in grado di emettere suoni, per attirare le femmine e scacciare i rivali, grazie alla presenza di sacchi vocali
- molti possiedono colorazioni vivaci, soprattutto per scoraggiare eventuali predatori: questi colori sono associati alla capacità degli anfibi che li possiedono di produrre sostanze tossiche.
…con la coda e senza la coda
Gli anfibi vengono divisi in urodeli e anuri.
Gli urodeli, che significa “coda visibile”, sono appunto quegli anfibi che hanno la coda, sia nella fase larvale, che da adulti. Ad esempio: salamandre e tritoni. Molte persone, per questa loro caratteristica, li confondono con le lucertole, ma attenzione, quest’ultime sono rettili non anfibi.
Gli anuri invece, che significa “privo di coda”, durante la metamorfosi da girino ad adulto perdono la coda: ne sono un esempio rane e rospi.
Il ciclo vitale…fase acquatica e fase terrestre
La maggior parte degli anfibi possiede un ciclo vitale a due fasi: gli adulti, in grado di vivere sulla terraferma, durante il periodo riproduttivo si spostano in piccole e grandi raccolte d’acqua per deporre le uova. Da queste si schiudono larve che respirano tramite le branchie ed hanno, pertanto, una vita acquatica. Ma andiamo con ordine:
- nel periodo riproduttivo, che varia in funzione della specie e del luogo, ma in generale corrisponde alla primavera o comunque alla fine della stagione fredda (tra febbraio e maggio), gli adulti depongono le proprie uova in acqua. Alcuni anfibi si spostano dal luogo in cui hanno trascorso l’inverno, in uno stato di ibernazione, alla raccolta d’acqua in cui deporranno le uova. Altri invece trascorrono il periodo avverso direttamente in prossimità del luogo di riproduzione. Anche questo varia in funzione della specie e del luogo.
- Le uova possono essere deposte in ammassi gelatinosi tra la vegetazione di acque stagnanti o di ruscelli con debole corrente, come fanno ad esempio alcune rane. I rospi depongono le proprie uova in cordoni gelatinosi, attaccati tra gli steli delle piante acquatiche. I tritoni infine depongono uova singolarmente non in masse, attaccandole anch’essi alla vegetazione acquatica.
- Dalle uova si sviluppano girini, negli anfibi anuri (senza coda), larve in quelli urodeli (con la coda). I girini, completamente diversi da quello che sarà poi l’adulto, non hanno le zampe, sono dotati di una coda muscolosa e ondulante, che gli consente il nuoto, e di branchie esterne. Le larve degli urodeli invece sembrano adulti in miniatura, sono dotate anch’esse di branchie esterne.
- La metamorfosi. Negli anuri il girino inizia dapprima a sviluppare le zampe posteriori cui seguirà, poco dopo, lo sviluppo di quelle anteriori. Inizia quindi a vedersi la distinzione tra testa e tronco con una progressiva riduzione della coda fino alla sua completa scomparsa. Nel corso della metamorfosi si formano i polmoni che subentrano al posto delle branchie nel momento in cui il giovane individuo abbandonerà la vita acquatica.
Negli urodeli la larva sviluppa precocemente le zampe e, durante la metamorfosi non perde la coda ma vede una progressiva riduzione della membrana che la circonda. La crescita è accompagnata dallo sviluppo dei polmoni che, alla fine della metamorfosi, prendono il posto delle branchie.
Al termine di tale processo anfibi anuri e urodeli sono pronti per uscire sulla terra ferma.