Sai cos’è e come funziona una fototrappola? La parola “trappola” già ci fa intuire che questo dispositivo ti servirà a “catturare” qualcosa. Ma cosa? Come avrai intuito cattura immagini, esattamente come fa una qualsiasi macchina fotografica, la differenza però è che non ha bisogno che tu stia dietro l’obbiettivo per scattare la foto, con il rischio di spaventare gli animali che vuoi fotografare, la fototrappola fa tutto da sola!
Riesce ad immortalare tutto ciò che le passa davanti, autonomamente, perché dotata di un sensore, ossia di un meccanismo che capta i movimenti e che quindi le permette di scattare foto, ed in alcuni casi anche video (questa possibilità dipende dal modello che si sceglie di utilizzare) quando appunto qualcuno o qualcosa le passa davanti.
Le fototrappole oggi sono uno dei principali strumenti utilizzati da esperti naturalisti e biologi per studiare la fauna presente in un determinato luogo. Quindi quale strumento migliore per osservare i movimenti degli animali che hanno scelto di frequentare il vostro wild garden? Vedere il riccio mentre di notte va a caccia di insetti e lumache oppure il rospo che nelle giornate umide esce dal rifugio che voi avete appositamente creato per lui o ancora, se si è fortunati, anche il picchio mentre tamburella col suo becco sulla corteccia di un albero! Ho detto di notte? Sì, vi ho detto di notte! Perché la fototrappola può scattare foto e video anche al buio, grazie alla presenza di led ad infrarossi, i quali servono per illuminare la scena quando il sole non c’è più. Questo è un grande vantaggio soprattutto per osservare quegli animali che tendono a muoversi di notte, mentre di giorno preferiscono riposarsi. Inoltre tanti modelli di fototrappola hanno il flash, quindi è possibile scattare foto a colori anche di notte.
Molto importante è il posizionamento di questo valido alleato. L’istallazione è molto semplice, attraverso la cinghia di cui è dotata o attraverso l’uso di fascette in plastica: in poco tempo la si può montare sul tronco di un albero o su un paletto appositamente infisso nel terreno.
Ciò che dovete bene valutare è l’area del vostro wild garden che volete osservare: se ad esempio v’interessa studiare il comportamento del riccio che abita nel rifugio per lui costruito, posizionerete la fototrappola in un punto che riesca a riprendere bene la sua casa. Oppure perché no puntarla verso lo stagno, al quale gli animali si avvicineranno sicuramente per bere. A voi la scelta!